Si è tenuta il 12giugno scorso, presso la sede fiorentina di W-ine, la seconda tappa del “W-ine in tour – Viaggio tra le persone del vino”, il roadshow coordinato da Giorgio Putignano, Project Leader di W-ine, e sviluppato in partnership con Studio Giuri Avvocati - realtà leader in Italia ed Europa nel diritto vitivinicolo– ITWILL – società di consulenza specializzata in business development e internazionalizzazione – e Vinhood – team esperto in tendenze gustative e wine hospitality.
Il progetto nasce con l’obiettivo di portare al centro del dibattito l’importanza delle strategie HR per il futuro del settore vitivinicolo italiano, in particolare in tema di innovazione organizzativa e talent acquisition.
“Troppo spesso si attribuisce la perdita di competitività delle cantine a fattori esterni, trascurando invece cause interne come organizzazioni troppo rigide e verticalizzate, elevato turn-over di figure commerciali, scarsa contaminazione settoriale e carenza di competenze in ruoli chiave” - sostiene Giorgio Putignano – “anche nel settore vinicolo è ormai tempo di investire nello sviluppo di strategie HR in grado di incrementare l’attrattività delle aziende sul mercato e, al contempo, valorizzare i talenti con percorsi di carriera stimolanti e personalizzati”
Durante le prime due tappe del W-ine in tour sono stati inoltre condivisi i dati aggiornati della survey che W-ine ha sottoposto a un campione di 60 cantine clienti con il duplice obiettivo di offrire una panoramica della situazione attuale all’interno delle aziende vitivinicole e analizzare al contempo i fenomeni che impatteranno sempre di più in termini di nuove tecnologie, di sviluppo HR e di valorizzazione delle donne nel settore in termini di ruolo, seniority, remunerazione e welfare.
I dati emersi risultano interessanti ma, in parte, ancora controversi, segnale del fatto che, nonostante ci sia un’evoluzione in atto, si faccia ancora parecchia fatica a discostarsi da sistemi e modelli organizzativi tradizionali: l’81% delle aziende intervistate, ad esempio, ritiene che le cantine siano ancora lontane da un utilizzo efficace dei dati, ma il 90% di queste afferma di credere con convinzione nell’importanza di investire su analisi, dati e strumenti digitali.
E ancora: il 95%delle imprese rispondenti considera ormai fondamentale possedere strumenti di welfare, piani di carriera, piani di successione e percorsi di formazione e sviluppo personalizzati, al contempo però soltanto il 32% di queste ha ad oggi una funzione HR minimamente organizzata al proprio interno, e solo il 17% ha sviluppato e implementato operativamente questi strumenti.
Significativi anche i dati emersi dall’osservatorio W-ine sul mercato del lavoro che evidenziano come, nell’arco del 2024, ben l’80% del turn over professionale gestito nel settore da W-ine abbia riguardato figure in ambito sales(48%) e marketing (32%) e soltanto la restante parte figure specializzate in ambito finanziario, amministrativo, contabile (13%) e produttivo(7%). Tra questi risalta senza dubbio il dato di turn over relativo alle figure commerciali, Export Manager in primis, fenomeno da anni endemico nel settore vinicolo, ma particolarmente interessante se si pensa al trend commerciale del primo semestre dell’anno che, a scapito di un calo del mercato reale, ha visto invece le aziende incrementare gli investimenti al fine sia di presidiare maggiormente i mercati tradizionali sia di cercare nuovi canali di sbocco su mercati ancora poco valorizzati oppure ancora del tutto inesplorati.
"I mercati internazionali lanciano segnali chiari: il rapporto dei consumatori con il vino sta evolvendo rapidamente. Per cogliere le sfide di questo ‘new normal’ servono visione strategica, flessibilità e mindset imprenditoriale -afferma Domenico Gullì CEO di ITWILL e Coordinatore scientifico del MasterFood & Wine della 24Ore Business School - È il momento di rileggerei trend globali e costruire nuove opportunità, superando lo status quo e ripensando modelli consolidati che oggi non garantiscono più crescita né competitività."
Anche secondo Marco Giuri, noto esperto di diritto vitivinicolo e docente in master e scuole di specializzazione, occorre offrire messaggi concreti e di supporto alle imprese del settore: “In questo momento più che mai assistiamo a cambiamenti repentini nel settore del vino, accompagnati da preoccupazioni e incertezze. Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo allora occorre creare momenti unici di aggregazione e confronto su terreni non competitivi, come quello delle risorse umane, rappresenta un punto di forza di questo W-ine Tour”.
Giuseppe Pisciotta, Head of Sales and Partnerships VINHOOD, sottolinea invece l’importanza di potenziare gli investimenti nel turismo vinicolo attraverso un approccio maggiormente digitale e data driven: "Rileviamo un'esigenza sempre più chiara da parte delle cantine di conoscere i propri visitatori per offrire esperienze su misura. Oggi è imprescindibile fare affidamento su strumenti digitali di raccolta dati e attività di destagionalizzazione che possano incrementare il traffico di persone in cantina e supportare il lavoro dell'Hospitality Manager".
Dopola pausa estiva il “W-ine in tour”, arricchendosi di nuovi ospiti e diun format aggiornato, proseguirà in autunno con altre due tappe prestigiose:
La partecipazione è riservata gratuitamente a Imprenditori e “C-Level” del settore vinicolo. Per maggiori informazioni e richieste di prenotazioni: wine@wehunt.eu