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Executive Assistant e Intelligenza artificiale: alleati o nemici?

Nel contesto della trasformazione digitale, anche il ruolo dell'Executive Assistant ha subito un'evoluzione significativa. Grazie all'intelligenza artificiale, gli assistenti esecutivi hanno potuto delegare una serie di compiti ripetitivi e di routine alle nuove tecnologie, ottimizzando il loro tempo e concentrandosi su attività a maggiore valore aggiunto.

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È una domanda che ci poniamo ormai ogni giorno: quali lavori saranno sostituiti dall’Intelligenza Artificiale? Se lo chiedono anche gli analisti del mercato del lavoro: quali e quante tipologie di lavori scompariranno o ne saranno fortemente impattati? 

Lato WeHunt è venuto quindi spontaneo domandarci: le figure di Executive Assistant - e in generale di Office Professional - saranno tra queste o l’IA è da considerarsi un alleato? Davvero basterà dare un prompt alla Gemini di turno per gestire tutto il lavoro di una Personal o Executive Assistant?

Ne abbiamo parlato con Irene Cutrona, co-fondatrice di Unassyst e Chief of Staff in Jakala - una delle eccellenze sul mercato italiano che guida le aziende nella trasformazione digitale, con focus sull'Intelligenza Artificiale - che ben rappresenta il binomio, nel suo ruolo e nel core business:

“Nel contesto della trasformazione digitale, anche il ruolo dell'Executive Assistant ha subito un'evoluzione significativa. Grazie all'intelligenza artificiale, gli assistenti esecutivi hanno potuto delegare una serie di compiti ripetitivi e di routine alle nuove tecnologie, ottimizzando il loro tempo e concentrandosi su attività a maggiore valore aggiunto. L'intelligenza artificiale si è rivelata quindi come un prezioso alleato per gli Executive Assistant, perché ha liberato del tempo prezioso, da dedicare a funzioni strategiche e di supporto decisionale e permettendo di sviluppare una serie di competenze trasversali, che sono emerse in tutta la loro funzionalità durante la crisi pandemica, momento in cui gli Executive Assistant si sono posizionati come figure chiave nella mediazione e nella gestione delle relazioni interne ed esterne, contribuendo in maniera significativa al funzionamento dell'organizzazione.

Oggi il loro ruolo è sempre più orientato a facilitare l'interpretazione delle dinamiche aziendali, migliorando la comunicazione e l'efficienza dei processi e agendo come veri e propri facilitatori.

Proiettando queste dinamiche nel contesto dell’employability presente e futura, la figura dell’Executive Assistant riconosce il valore aggiunto dell'intelligenza artificiale: è dunque in grado di gestire e utilizzare la tecnologia, e sa anticipare le novità del settore per farsi trovare pronta a cogliere il vantaggio che ne consegue, perché questo consente di focalizzarsi su attività strategiche che richiedono competenze interpersonali, trasversali e di problem-solving decisive.

Learning agility, communication skills, proattività e pensiero creativo, sono ormai competenze che non possono essere disgiunte dalle digital e technical skills, soprattutto se si vuole mantenere un profilo professionale competitivo nel mercato degli office professional”.

Sulla stessa linea anche Jesus Rustici, Senior Manager della nostra Practice Personal Assistant & Office Professional:

“In una professione in cui le persone sono dotate di una fortissima capacità di adattarsi al cambiamento è impensabile che l’IA possa rappresentare un pericolo per tutte le figure di Office Professional, tra cui soprattutto le Executive Assistant e le PA. Anzi, come già successo in passato quando hanno dovuto adattarsi alla rivoluzione tecnologica, sarà una nuova freccia al loro arco per continuare ad essere indispensabili nelle organizzazioni complesse. Non è un caso, inoltre, che la nostra Practice si chiami “Personal Assistant & Office Professional”, con la parola “Persona” dentro, a rimarcare come sono sempre appunto le persone al centro di tutto il sistema - e non il contrario.”